88^ Stagione di concerti | 2009/2010

Orchestra e coro da camera ‘I Musici Estensi’
Alessandro Cadario, clavicembalo e direzione
Jasmin Reda, soprano
Diego Cal,tromba
coro Dumblis e Puemas

Musiche di J. S. Bach, G. Fr. Händel, C. Monteverdi, A. Vivaldi

Georg Friedrich Händel
1685-1759
Ouverture dall’oratorio ‘Juda Maccabeus’
Grave-Allegro

Suite HWV 341 per tromba, archi e basso continuo
Ouverture, Allegro, Minuetto, Bourèe, Marcia

Johann Sebastian Bach
1685-1750
Cantata BWV 51 ‘Jauchzet Gott in allen Landen’
per soprano, tromba, archi e basso continuo
Allegro, Recitativo, Aria, Corale
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Antonio Vivaldi
1678-1741
Concerto in do maggiore F XI n. 44 per archi e b. c.
Allegro, Adagio, Ciaccona

Mottetto RV 630 ‘Nulla in mundo pax sincera’
per soprano, archi e b.c.
Aria (larghetto), Recitativo, Aria (allegro), Alleluia

Claudio Monteverdi
1567-1643
Adoramus Te, Christe
per coro e archi

Cantate domino
per coro e archi

Antonio Vivaldi
1678-1741
Laudate dominum
RV 606 per coro e archi

In exitu Israel
RV 604 per coro e archi

Si ringrazia per la collaborazione USCI-Friuli Venezia Giulia
(Maestro del coro, Sandro Bergamo)

Biografia

Orchestra da camera ‘I Musici Estensi’

violini primi, violini secondi, viola, violoncello, violone, tiorba, cembalo, organo portativo.
Alessandro Cadario, clavicembalo e direzione
Jasmin Reda, soprano
Diego Cal, tromba
Coro Dumblis e Puemas

Jasmin Reda, soprano, nata a Vienna, inizia lo studio del violino a tre anni. All’età di dieci anni studia balletto classico e pianoforte, diplomandosi a pieni voti all’ Universität für Musik und darstellende Kunst Wien e vince nel 2005 il Premio nazionale ‘Prima la Musica’. Nel contempo studia canto con Ulrike Sych e Judith Kopecky e viene immediatamente invitata come solista dal Coro Sine Nomine di Vienna. Da allora il suo repertorio si specializza sulla letteratura barocca, incotrando ovunque consensi e eccellenti apprezzamenti.

Diego Cal, tromba, collabora come prima tromba e solista con molte orchestre e solisti internazionali, I Virtuosi Italiani, Teatro la Fenice di Venezia, Klang Forum Wien, Modo Antiquo di Firenze. Ha suonato nei più prestigiosi teatri d’Europa tra i quali il Teatro alla Scala di Milano, Opera di Roma, Massimo di Palermo, Regio e Rai di Torino, Rai di Roma, il Musikverein di Vienna, il Mozarteum di Salisburgo, l’Opera di Francoforte e di Berlino, il Teatro Colon di Buenos Aires e il Concertgebow di Amsterdam. Come solista ha suonato in festivals internazionali di musica antica e contemporanea accanto ad artisti quali B. Petrushansky A. Lonquinch, A. Ballista, M. Campanella e la soprano Emma Kirkby. Ha registrato per la RAI, WDR tedesca e Radio France ed inciso per l’Archiv e Dutsche Grammophone.

Alessandro Cadario è direttore d’orchestra e compositore. Laureato in Direzione d’Orchestra al conservatorio “G. Verdi” di Milano con il massimo dei voti si sta perfezionando con Gianluigi Gelmetti presso l’ "Accademia Chigiana" di Siena. Inoltre è diplomato in violino, laureato in Musica Corale e Direzione di Coro con il massimo dei voti e la lode e laureando in composizione presso il conservatorio "G. Verdi" di Como. Ha studiato direzione di coro con Tonû Kaljuste, Frider Bernius e i Kings' Singers. Ha vinto numerosi premi nazionali ed internazionali sia come direttore che come compositore. Riceve commissioni da enti lirici e sinfonici e le sue composizioni sono state eseguite in Europa e nelle Americhe. Ha collaborato come direttore con l’Accademia del Teatro alla Scala e ha l’orchestra filarmonica “Mihail Jora” di Bacau. Dal 2004 è direttore principale dell’orchestra “I Musici Estensi”.

I Musici Estensi nascono nel 2004. Ensemble cameristico con organico variabile, fondato e coordinato dal maestro Carlo Taffuri, I Musici Estensi si sono distinti in numerosissimi in Italia e all’estero, ed in particolare in una lunga e prestigiosa tournèe in America tra gli Stati Uniti, Centro e Sud America, ottenendo ovunque riscontri estremamente lusinghieri, sia da parte del pubblico, che della critica. Caratteristica tipica di questa formazione è la “trasversalità” delle proposte musicali: grazie a quella voglia di fare e di sperimentare tipica degli artisti più eclettici, I Musici Estensi hanno proposto via via programmi che spaziano dal Barocco al Novecento, dalla musica pop al gospel e al jazz, dando vita ad una “contaminazione creativa” che è un tratto distintivo del loro carattere.

Dumblis e Puemas In friulano antico “Ragazzi e Ragazze”, il nome caratterizza ad un tempo ambiti geografici e cronologici nei quali il gruppo vocale svolge la propria ricerca e attività musicale. Il repertorio è di epoca rinascimentale e barocca e all’esecuzione di opere dei più importanti maestri del periodo, alterna la ricerca e la presentazione di materiali ricavati da fonti musicali inedite o poco note del Friuli. Sorto a Udine nel 1996, ha svolto un’intensa e apprezzata attività concertistica, culminata nella registrazione di un CD per la Rivoalto (Vespri di Natale de’ più eccellenti musici della Patria del Friuli) e di un secondo CD sugli originali vocali delle intavolature per liuto di Domenico Bianchini, liutista friulano del 1500. Si è qualificato nella fascia di eccellenza al concorso “Corovivo” (ed. 1999 e 2003).

Trio Xjrion
Ida Bieler, violino Maria Kliegel, violoncello Nina Tichman, pianoforte

Musiche di W.A. Mozart, A. Dvorak, L. van Beethoven

Wolfgang Amadeus Mozart
1756-1791
Trio KV 548 in Do maggiore
Allegro
Andante cantabile
Allegro
Ludwig van Beethoven
1770-1827
Trio Op.97 “ L’Arciduca” in Si bemolle maggiore
Allegro moderato
Scherzo.Allegro
Andante cantabile, ma però con moto
Allegro moderato
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Antonin Dvorak
1841- 1904
Trio Op.90 in Mi minore “Dumky”
Lento maestoso
Poco adagio
Andante
Andante moderato ( quasi tempo di marcia)
Allegro
Lento maestoso

Biografia

Trio Xjrion

Ida Bieler,violino
Maria Kliegel, violoncello
Nina Tichman, pianoforte

Riconosciuto come una delle formazioni da camera tedesche d’eccellenza, il Trio Xyrion si distingue per l’intensa passionalità, la ricchezza e finezza delle dinamiche e per la maestria con la quale il repertorio viene illuminato dalle forti personalità dei suoi componenti ( la violinista Ida Bieler ha vinto i premi Vittorio Gui a Firenze, il Valentino Bucchi a Roma e il Concert Artists Guild Award a New York, la violoncellista Maria Kliegel il Concorso Rostropovich e Nina Tichman il Busoni, il Casagrande e il premio Mendelssohn a Berlino). Il repertorio del trio include tutte le opere di Beethoven, Schubert, Brahms, Martin, fino ai contemporanei V.D.Kirchner e Lera Auerbach. Costituitosi nel 2001, il trio è stato subito invitato ad esibirsi nelle capitali europee della musica e nei festival internazionali più prestigiosi: Beethovenfest a Bonn, Ludwigsburger Schlosskonzerte, Rheinische Musikfest. Il ciclo dei trii di Dvorak è stato presentato a Stoccarda, a Siviglia, a Ulm e in altre città europee, sempre accolto da critiche straordinarie. Il debutto discografico del trio con la casa discografica Naxos- il ciclo dei trii di Beethoven, del quale sono stati pubblicati fino a questo momento due CD- è stato premiato con il “Supersonic Prize”dal lussemburghese Pizzicato Magazine e scelto dal critico di Music Web Colin Clarke come “disco del mese”. La rivista tedesca Fono Forum, la più accreditata nel settore della discografia, ha salutato l’interpretazione vibrante e ardente dell’opera 70 di Beethoven del Trio Xyrion come un’importante arricchimento del proprio catalogo. Fra le performance più rilevanti del gruppo va ricordato un tour in Germania con il Triplo di Beethoven e l’orchestra di Liegi diretta da Louis Langrée, e una serie di concerti in Nuova Zelanda, Francia, Spagna, Svizzera, Giappone e Nord America. Nel 2007 il Trio ha assunto la direzione artistica del festival di Andernacher, dove ogni anno a Maggio la formazione è impegnata in progetti dedicati a giovani musicisti, in concerti tematici e in altri dedicati ai capolavori di Mendelssohn, Schubert e Brahms, avvalendosi della collaborazione dei migliori interpreti d’oggi.

Djalu Gurruwiwi, didgeridoo Mauro Colombis, pianoforte
Culture virtuose a confronto: l’uomo-orchestra e l’uomo-natura

Concerto In collaborazione con ALL – Ass. Laureati/e in Lingue – Università degli Studi di Udine. Convegno Internazionale Id-Entities Palazzo Antonini dell’Università di Udine 9 - 11 novembre

Musiche di F. Liszt, M. Hindson e tradizione aborigena

Franz Liszt
1811-1886
Polacca dall’Eugeni Onegin per pianoforte

Vallee d'Obermann per pianoforte

Djalu Gurruwiwi
1940
improvvisazioni per didgeridoo
Stuart Greenbaum
1966
Matilda deconstructions (2005)
Matthew Hindson
1968
Moments of Plastic Jubilation per pianoforte (1999)
Djalu Gurruwiwi e Mauro Colombis incontro di culture
Franz Liszt Mefisto valzer per pianoforte

Biografia

Djalu Gurruwiwi, didgeridoo
Mauro Colombis, pianoforte

Culture virtuose a confronto: l’uomo-orchestra e l’uomo-natura

Progetto NUOVI SUONI “Finestre sul mondo”

Concerto in collaborazione con ALL Associazione Laureati/e in Lingue Università degli Studi di Udine.
Convegno Internazionale - Palazzo Antonini dell’Università di Udine 9- 11 novembre

Mauro Colombis, laureato al DAMS di Bologna, ha iniziato a suonare il pianoforte all'età di sei anni. Sotto la guida di Maria Luisa Sogaro, arricchita dei consigli del Maestro Luciano Gante, si è diplomato col massimo dei voti e la lode presso il conservatorio "Tartini" di Trieste. Dopo aver seguito dei corsi di perfezionamento con concertisti di fama internazionale, nel 1995 si è trasferito in Russia per iscriversi al Conservatorio “P. I. Cajkovskij” di Mosca, conseguendo nel 1999 l’“Aspirantura” (master). La sua attività artistica comprende concerti come solista ed in duo pianistico in Italia, Russia, Croazia, Germania, Svizzera e Australia.
Negli ultimi anni si è dedicato prevalentemente alla composizione ed improvvisazione di musiche d'accompagnamento ai film muti: dal 2002 figura tra i pianisti accompagnatori delle “Giornate del Cinema Muto” di Pordenone. Dal 2005 vive in Australia a Sydney. Nel 2006, il National Film and Sound Archive in occasione della riscoperta del primo lungometraggio della storia della filmografia, “The Story of the Kelly Gang”, gli ha commissionato l'accompagnamento pianistico della copia restaurata, edita in DVD nel 2007. Nel 2008 ha preso parte ad un progetto del Dipartimento di Informatica dell'Università di Verona, in collaborazione con Viscount SpA, “suonando” il prototipo del primo software che simula il comportamento meccanico del pianoforte.

Djalu Gurruwiwi è uno dei membri piu importanti del clan dei Galpu, in Australia, ed è un creatore e un suonatore di didjeridoo conosciuto in tutto il mondo. Tale ruolo gli è stato tramandato dal padre Monyu, celebre guida del popolo di Yolngu. Monyu ha impresso al figlio l'importanza della cultura aborigena ed ha dato a Djalu la responsabilità di custodire il didgeridoo a cui sono collegate molte funzioni di conoscenza e di pratica culturale sacre e segrete che sono appunto, custoditi da autorità religiose come Djalu.
Nel 1986, la sua reputazione come artigiano ebbe una spinta importante grazie alla band dei Yothu Yindi i cui membri aborigeni gli commissionarono i loro strumenti. Essi furono poi usati anche per incisioni di studio con l'etichetta di Mushroom Records.
Ci fu immediatamente un interesse da parte del pubblico non-Indigeno per la loro capacità di unire brani contenporanei a quelli tradizionali e per il suono del didgeridoo che risveglia gli instinti tribali nascosti in tutti noi. Djalu divenne presto un eroe. Nessuno sapeva costruire strumenti come i suoi. L'uomo calmo e gentile che parla la lingua di Galpu al quale piacciono le camicie vistose e gli occhiali a specchio, entrò nei forum dei siti Web.
In lui non videro soltanto un uomo che possedeva il potere di diffondere il messaggio del didjeridoo, ma anche di una persona incredibilmente generosa e sincera.
Folle di visitatori stranieri fanno il loro pellegrinaggio alla sua casa nella lontana Arnhem Land, e qui Djalu divide il suo tempo tra famiglia, comunità, doveri cerimoniali e pubblici.
Nella sua comunità "Gunyangara", Djalu è anche guida cristiana, avendo compiuto gli studi di teologia all'Università di Nungalinya nel 1994 a Darwin.
Tipicamente tagliati dai grandi alberi di eucalipto scavati dalle termiti, gli strumenti di Djalu sono apprezzati per le loro qualità estremamente risonanti e la bellissima estetica. La sua ineguagliabile abilità e l’enorma conoscenza si accompagnano alla grande capacita di selezionare il genere corretto di albero e creare strumenti musicali unici al mondo.

Liza Ferschtman, violino Inon Barnatan, pianoforte

Musiche di F. Schubert, C. Franck, C. Debussy

Claude Debussy
1862-1918
Sonata in Sol minore
Allegro vivo
Intermède.Fantasque et léger
Finale.Très animé
Cesar Franck
1822-1890
Sonata in La maggiore per violino e pianoforte
Allegretto ben moderato
Allegro-Quasi lento-Tempo I ( Allegro)
Recitativo-Fantasia (Ben moderato-largamente-Molto vivace)
Allegretto poco mosso
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Franz Schubert
1797-1828
Fantasia in Do maggiore D.934 ( op.posth.159)
"Sei mir gegrüsst"

Biografia

Liza Ferschtman, violino
Inon Barnatan, pianoforte

Liza Ferschtman
“Suona come un angelo”( Parool 2004)- Dagli umori più sottili di Debussy alle birichinate provocatrici di Stravinsky, tutto è perfetto( Luister 2005).
La violinista Liza Ferschtman a vent’anni è già nel novero delle artiste più rinomate d’oggi. Le sue interpretazioni mostrano sempre una ricchezza di passione unita ad un’intelligenza musicale di prim’ordine. Nel corso delle ultime stagioni ha suonato con le più prestigiose orchestre olandesi- Royal Concertgebouw, Orchestra Filarmonica di Rotterdam- con la Filarmonica di Praga, l’orchestra da camera F.Liszt, l’orchestra della Radio Slovena e la Sinfonica d’Israele, con i direttori F. Brüggen, Leonard Slatkin, Lev Markiz, Lawrence Renes, Thierry Fischer, Shlomo Mintz, Jaap van Zweden. Figlia di musicisti russi, Liza Ferschtman ha ricevuto le prime lezioni di violino da Philipp Hirschorn e successivamente ha seguito gli insegnamenti di Yvry Gitlis, Igor Oistrach e Aaron Rosand che riconoscono subito il suo formidabile talento. Fino al 1988 ha studiato con Hermann Krebbers al Conservatorio di Amsterdam, al Curtis Institute di Filadelfia con Ida Kafavian e David Takeno a Londra. Dopo aver ottenuto il primo premio al H.Krebbers Competition e il secondo premio al Concorso Internazionale di Sion, le è stato assegnato il prestigioso Philipp Morris Finest Selection. Come camerista si è esibita in Austria, Belgio, Germania, Inghilterra, Russia, USA, e nei Festivals di Ravinia e al Prussia Cove in Cornovaglia. Ha debuttato nel 2006 a New York con il pianista Inon Barnatan ed ha partecipato nell’estate 2006 al Festival dello Schleswig Holstein su invito del direttore Cristoph von Dohnanyi, eseguendo il terzo concerto di Mozart con la sua direzione. E’ stata scelta per l’assegnazione del Premio Borletti Buitoni e a partire dal 2007 sarà direttore artistico del Festival di Musica da Camera di Delft.. Nel Novembre 2006 il Ministro della Cultura olandese ha conferito all’artista il Premio Olandese per la Musica.

Inon Barnatan
Nato a Tel Aviv nel 1979, Inon Barnatan è oggi uno degli astri nascenti del pianismo internazionale. Ha studiato a Londra alla Royal Academy con Maria Curcio, allieva del leggendario Artur Schnabel e Leon Fleischer. E’ stato premiato con il Young Artist dell’anno, conferitogli dalla Classical Recording Foundation di New York, il premio del pubblico al Festival di Verbier, e nei concorsi Clara Haskil e Rubinstein. Recentemente ha suonato con la Israel Philarmonic Orchestra, l’orchestra della Suisse Romande, la London Soloists Chamber Orchestra, alla Carnegie Hall, al Concertgebouw, al Musikverein di Vienna. Ha fondato il celebre Fidelio Piano Quartet e spesso collabora con il Jerusalem String Quartet, con la violoncellista Natalie Clein, con il violista Paul Neurbauer e le violiniste Liza Ferschtman e Miriam Fried. E’ ospite del Ravinia Festival di Chicago, del Gilmor Festival nel Michigan e di Bergen in Norvegia. Uno straordinario successo ha ottenuto il ciclo delle sonate di Beethoven per violino eseguito nella stagione 2005/6 ad Amsterdam assieme alla violinista Liza Ferschtman.

Trio ‘Pianiste all’opera’ pianoforte a 6 mani
Parafrasi e Fantasie sulle Opere

Musiche di G. Puccini, G. Rossini, G. Verdi, G. Bizet

Giuseppe Verdi
1813-1901
Fantasia su “Rigoletto”
Fantasia su "La Traviata"

(elaborazione da Giusto Dacci)
 

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Giacomo Puccini
1858-1924
Fantasia su temi d’opera
Charles Gounod
1818-1893
Fantasia sull’opera ‘Faust’
Gioacchino Rossini
1792-1868
Fantasia sui temi d’opera

Biografia

Trio ‘Pianiste all’Opera’ (pianoforte a 6 mani)

Michela De Amicis
Rosella Masciarelli
Angela Petaccia

Parafrasi e Fantasie sulle Opere
Il Trio si è costituito nel 1998 amalgamando le esperienze artistiche di tre musiciste.
La particolarità della formazione (tre pianiste su un solo pianoforte) e del repertorio (composizioni originali per sei mani) accomunano al virtuosismo tecnico sfumature timbriche tipiche della tessitura orchestrale.

Il loro repertorio comprende musiche originali per pianoforte a sei mani, risalenti alla metà dell’Ottocento, composte da Angelo Panzini e Giusto Dacci sui temi delle più belle opere di Giuseppe Verdi e spazia inoltre a brani di G.Rossini, G.Bizet, F. Liszt, J.Strauss, G.Puccini.
Il perfetto equilibrio, la squisita sensibilità, la musicalità delle tre artiste hanno ovunque riscosso unanimi consensi; così si sono espressi i critici dopo averle ascoltate in concerto:

Tre corpi, una sola anima (Giornale di Sicilia) Un gustosissimo repertorio proposto con grazia e straordinaria perfetta sintonia esecutiva (La Nazione) Non è facile dire a parole l’emozione che le tre artiste hanno saputo trasmettere (Eberbacher Zeitung) Il Trio è stato grande ( Le Quotidien Tunisi)

Regolarmente invitato a tenere concerti per importanti Festivals e Istituzioni musicali, si è esibito in sedi prestigiose quali Barcellona, Addis Abeba, Lione, Eberbach, Tolz, München Gressoney, Festival di Sant Pere de Rodes, Cartagine, Valencia, con tournèe in Spagna, Germania, Francia, Austria, Slovenia, Ungheria, Turchia,Stati Uniti, Africa.

Ivana Marija Vidovic:
Bruno Vlahek pianoforte

Musiche di D. Scarlatti, F. Schubert, F. Chopin, A. Scriabin

Domenico Scarlatti
1660-1725
Sonata in la maggiore K 209
Sonata - Aria in re minore K 32
Sonata in sol maggiore K 427
Franz Schubert
1797-1828
Sonata in si bemolle maggiore D 575
Allegro ma non troppo
Andante
Scherzo, Allegretto
Allegro giusto
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Frederic Chopin
1810-1849
Studio Op. 25 No. 10
Johannes Brahms
1833-1897
Variazioni su un tema di R. Schumann, Op. 9
Alexander Scriabin
1872-1915
Sonata No. 4 in Fa diesis maggiore, Op. 30
Andante
Prestissimo volando

Biografia

Bruno Vlahek, inizia lo studio del pianoforte all’Accademia di Musica di Zagabria con il prof. Vladimir Krpan e si diploma all’Università di Losanna con menzione e lode con Jean-François Antonioli.
Si è perfezionato con Vassily Lobanov, Dimitri Bashkirov e Jean-Bernard Pommier. Diverse volte vincitore assoluto al Concorso di Dubrovnik, è stato primo premio al Ricard Viñes Piano Competition di Leida, primo premio al Paderewski e Max D. Jost Prize in Svizzera, premio speciale al Concorso Grieg di Oslo, finalista al Concorso Busoni e primo premio al Concorso Pinerolo.
Come solista ha suonato in Spagna, Ungheria, Germania, Russia, Austria ed è stato ospite di orchestre quali la Sinfonietta di Ginevra, l’Orchestra Filarmonica di Zagabria e la Torum Symphony Orchestra.
Ha registrato per la televisione e la radio in Croazia, Ungheria, Montenegro, Spagna e Russia.
Accanto all’attività pinistica, Bruno Vlahek è anche un apprezzato compositore, eseguito in Europa e Venezuela. Nel 2007, la sua Sonata per due pianoforti, ha vinto il premio assoluto del Ministero della Cultura della Repubblica Croata.

Trio A. Dell’Oste, C. Mansutti, F. Mussutto
(soprano, clarinetto, pianoforte)

Musiche di F. Schubert, G. Rossini, G. Verdi, J. Brahms

Franz Schubert
1797-1828
Der Hirt auf dem Felsen op. 129
per soprano clarinetto e pianoforte
Andantino, Allegretto
Gioacchino Rossini
1792-1868
Sonatina per clarinetto e pianoforte
Andante, Allegro
Rossiniana Suite per soprano clarinetto e pianoforte
Recitativo ed Aria: Ah! Voi condur volete - Ah! donate il caro sposo
Cavatina: Una voce poco fa
Arrangiamento di Giulia D'Andrea
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Johannes Brahms
1833-1897
Gestillte Sehnsucht
per voce viola e pianoforte rielaborato per soprano clarinetto e pianoforte
Suite Opera Italiana per soprano clarinetto e pianoforte
dal Ballo in maschera di Verdi "saper vorreste"
dalla Traviata di Verdi "è strano"
dalla Bohème di Puccini Il valzer di Musetta "Quando men vò"
dal Don Pasquale di Donizzetti "So anch'io la virtù magica"

Biografia

Annamaria Dell’Oste, soprano
Claudio Mansutti, clarinetto
Ferdinando Mussutto, pianoforte

Annamaria Dell’Oste, nata a Udine, ha studiato presso il Conservatorio "J. Tomadini" della sua città, diplomandosi, in seguito presso il Conservatorio "A. Boito" di Parma sotto la guida di Jenny Anvelt. In segutio ha seguito i corsi di interpretazione e stile tenuti dal soprano Renata Scotto. Nell’aprile del 1996 vince il primo premio al Concorso Internazionale "Ferruccio Tagliavini" svoltosi a Deutschlandsberg in Austria. Sin dal suo debutto al Teatro alla Scala, avvenuto nel 1994 con l’Incoronazione di Poppea di Monteverdi (Virtù, Damigella; dir. M.° Alberto Zedda). Nelle passate stagioni è stata acclamata interprete ne L’elisir d’amore al Teatro Comunale di Bologna, al Teatro dell'opera di Roma, alla Staatsoper di Vienna, al Staatsoper di Berlino, a Tenerife e al Teatro Sao Carlos di Lisbona, Bohème alla Deutsche Oper di Berlino e al Festival di Orange al fianco di Roberto Alagna e Angela Gheorghiu, Traviata al Teatro Bellini di Catania e al Teatro Sao Carlos di Lisbona, L’enfant et les sortilèges e Die Zauberflöte ( regina della notte) al Teatro Liceu di Barcellona, Lucia di Lammermoor a Bari, Capriccio (cantante italiana) all’Opéra National de Paris, Il trionfo delle belle al Rossini Opera Festival, Die Fledermaus (Adele) al Teatro dell’Opera di Roma e Medea a Lisbona, Toulouse e Chatelet di Parigi. Ha appena debuttato con grande successo ne La rondine (Lisette) alla Royal Opera House - Covent Garden di Londra replicando la stessa produzione a Toulouse e Chatelet di Parigi. ana e in Vesperae Solemnes de Confessore al Teatro Comunale di Bologna. Ha, inoltre, preso parte quale solista in concerti al Teatro La Fenice di Venezia, al Teatro Massimo Bellini di Catania, al Teatro dell’Opera di Roma (Cantate di Bach), a Firenze (Missa in tempore belli sotto la direzione del maestro Zubin Metha) ed a Vienna (con il Giardino Armonico; musiche di Hasse e Pergolesi). È stata, inoltre, interprete dei Carmina Burana al Teatro Lirico di Cagliari ed a Roma con l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, dove ha inoltre riscosso numerosi consensi per l’interpretazione de Il Paradiso e la Peri, sotto la direzione del M.° Sawallish. È tornata all’Accademia di Santa Cecilia per le interpretazioni del Gloria di Vivaldi, del Requiem di Mozart diretto dal M.° Myung Whun-Chung , nonché a Parigi per l’acclamata performance con L’Ensemble Intercontemporain in Improvisations I e II di Pierre Boulez. Ha recentemente eseguito lo Stabat Mater di Pergolesi in tournee con l'Orchestra della Toscana diretta dal M.° Hogwood. Tra gli impegni delle ultime stagioni si annoverano Medea e La Rondine al Théâtre du Capitole di Toulouse e al Theatre du Chatelet di Parigi, La Scala di Seta alla Deutsche Oper di Berlino diretta dal M.° Zedda, Bohème al Festival di Orange, il concerto all’Arena di Verona al fianco di Andrea Bocelli (dir. M.° Steven Mercurio). Il cartellone dei suoi prossimi impegni annovera Medea (Glauce) d’eccezione per ricordare l’ultima opera della divina Callas, nell’anfiteatro greco Epidaurus (Atene) in occasione del 30 anniversario della morte della Divina.

Claudio Mansutti, si è diplomato in clarinetto con il massimo dei voti presso Conservatorio “J. Tomadini” di Udine sotto la guida del M.A.Pecile ed in seguito si è perfezionato con i maestri P.Borali (RAI Milano) e K.Leister (Berliner Philarmoniker).
Ha vinto 5 Concorsi nazionali ed internazionali di musica da camera, ha registrato per la RAI e l’ORF.E’ stato fondatore del Diapason Ensemble e dell’Orchestra Accademia Ars Musicae di Klagenfurt di cui è stato primo clarinetto, è giunto alle finali nazionali a Milano per l’Orchestra Giovanile Europea.Si è esibito in veste di solista con l’Orchestra Accademia Ars Musicae, con l’Orchestra della Radio Televisione di Zagabria, con l’Orchestra da Camera di Gorizia, con la Diapason Chamber Orchestra, con l’Orchestra d’Archi di Budapest, con la Mahler Chamber Orchestra di Vienna . Ha intrapreso gli studi di direzione orchestrale con il M.° L.Descev, già direttore dell’Opera di Sofia, e per quel che riguarda lo studio interpretativo, si è perfezionato con il M.° R.Repini. Ha diretto i Solisti di Sofia e diverse orchestre del Friuli Venezia Giulia. Si è esibito in Italia, Austria, ex-Yugoslavia, Germania collaborando con artisti di levatura internazionale. Ha diretto l’Orchestra della Radio Televisione di Lubiana interpretando il Requiem di Mozart a Udine, Pordenone, Lubiana e a Domzale (Slovenia). Collabora stabilmente con il Quartetto d’Archi dei Berliner, con la celebre cantante Anna Maria dell’Oste, con il Quartetto di Cremona, con l’Ensemble Variabile.
E’ stato premiato come personaggio culturale friulano dell’anno 2001 con il Moret d’aur.

Nato nel 1976, Ferdinando Mussutto si è diplomato con il massimo dei voti in pianoforte all’età di 20 anni presso il Conservatorio Statale di Musica “J. Tomadini” di Udine; successivamente ha frequentato diverse master-class sia per il repertorio solistico che cameristico, perfezionandosi con i Maestri Rattalino, Lovato, Fister e Porta. Nel 2001 ha portato a termine il corso di perfezionamento biennale con il m° Andrea Lucchesini presso la Scuola di Musica di Sesto Fiorentino ed i corsi di alto perfezionamento cameristico presso la Scuola di Musica del Trio di Trieste a Duino (TS), dove ha ottenuto il Diploma di Merito. E’ stato premiato in vari concorsi nazionali ed internazionali, sia solistici che cameristici, tra i quali il Concorso "C. Togni" di
Gussago (BS), il Concorso "S. Omizzolo " di Padova ed il Premio Internazionale “S. Marizza” di Trieste. Con un repertorio che spazia da Haendel al minimalismo americano di S. Reich, si è esibito come solista e camerista in Italia, Austria, Germania, Slovenia, Croazia e Cina, riscuotendo ovunque consensi di pubblico e di critica. Ha collaborato
con numerose realtà musicali del Triveneto e della Carinzia tra cui l'Ente Lirico "G. Verdi" di Trieste, l'Orchestra Sinfonica Regionale del F.V.G.(con la quale ha eseguito 6 prime esecuzioni assolute nel corso della Biennale di Musica a Venezia nell'ottobre 2004), l'Orchestra "Academia Ars Musicae" di Klagenfurt, l'Orchestra "Karmelos", l'Ensemble "Mikrokosmos", l'Associazione "CarinthiaArtis" ed il Conservatorio "A. Steffani" di Castelfranco Veneto (TV), il Coro del Friuli Venezia Giulia, la Schola Cantorum di S.ta Giustina (BL). Nell'estate 1997 è stato maestro collaboratore presso il Teatro “G. Verdi” di Trieste, nel corso del "Festival dell'Operetta"; nel 2001 ha registrato due CD per la casa discografica RealSound di Udine, realizzando una prima incisione assoluta con opere cameristiche del compositore tedesco Arnold Schoendlinger (sonata per viola e pianoforte e seconda sonata per violino e pianoforte). Nel 2002 e 2003 è stato pianista collaboratore dei corsi di perfezionamento tenuti a Cividale del Friuli (Udine) dal soprano Cecilia Fusco. Nel dicembre 2002 è risultato inoltre vincitore della selezione delle classi strumentali indetta dal Conservatorio “A. Steffani” di Castelfranco Veneto (Treviso), con il quale attualmente collabora. Si è esibito con artisti di fama internazionale quali Lucio Degani (con il quale ha inciso il CD “Violin Encores”, Realsound 2001), Annamaria Dell’Oste, Gabriele Ragghianti, Domenico Nordico, Marco Gerboni, Quartetto Szabò. Svolge un'intensa attività concertistica che recentemente lo ha visto protagonista in una tournee in Paraguay e nel World Saxophone Congress a Lubiana.

Vito Paternoster, violoncello Pierluigi Camicia, pianoforte

Musiche di L. van Beethoven, J. Brahms

Ludwig van Beethoven
1770-1827
Sonata in La magg. per violoncello e pianoforte op. 69
Allegro ma non tanto
Scherzo (Allegro molto)
Adagio cantabile-Allegro vivace
Gioacchino Rossini
1792-1868
Serenata rossiniana per violoncello e pianoforte
Une larme
Allegro agitato
Una gita in gondola
La dance
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Vito Paternoster
1957
Tema e manipolazione per violoncello e pianoforte
Mariano Paternoster
1980
Suite Illirica per violoncello e pianoforte
Sarandriota
Shkodrana
Johannes Brahms
1833-1897
Sonata in mi min. n. 1 op. 38 per violoncello e pianoforte
Allegro non troppo
Allegretto quasi menuetto
Fuga

Biografia

Vito Paternoster, violoncello
Pierluigi Camicia, pianoforte

Vito Paternoster
Ancora giovanissimo si diploma con il massimo dei voti al Conservatorio di S. Cecilia a Roma, sotto la guida di Amedeo Baldovino.
Successivamente vince il concorso per primo violoncello presso l’orchestra della RAI di Roma, ed entra a far parte del prestigioso complesso I Musici con il quale ancora oggi si esibisce come solista nei più importanti teatri del mondo.
Nel frattempo studia composizione con Francesco D’Avalos e direzione con Franco Ferrara.
Vienna, Londra, Parigi, New York, Tokyo, sono alcune delle città che lo apprezzano per la sua naturale musicalità e per il suo rigore stilistico. Le edizioni da lui curate per Ricordi, che si indirizzano ad un recupero stilisticamente più corretto del repertorio violoncellistico antico, sono conosciute e apprezzate in tutto il mondo.
Vasta la sua discografia per Philips Classics, Bongiovanni, Dynamic Nuova Era. Recentemente ha inciso per l'etichetta romana "Musicaimmagine" Le Sonate e partite di Bach per violino eseguite sul violoncello da un manoscritto del XVIII secolo (in prima incisione mondiale) e Le sei Suites per violoncello solo di Bach che lo hanno portato in primo piano sulla stampa internazionale più prestigiosa.
Una sua composizione, Inzaffirio, giunta alla sesta ristampa, ha ottenuto riconoscimenti importanti. In particolare è stata eletta negli USA quale migliore produzione contemporanea del 1994 dalla importante emittente radiofonica KRCW di Los Angeles - la stessa che ha lanciato il Kronos Quartet e le Sinfonie di Gorecki - e pertanto messa in onda quotidianamente per tutto il ’94.
Ha diretto, fra le altre, l’Orchestra Sinfonica di Bari; la Sinfonica Abruzzese; la Sinfonica Betica di Siviglia; l'Orchestra G. Verdi di Salerno; la B. Marcello di Teramo, con la quale ha inciso i concerti per flauto di Sammartini, e l’Orchestra L. Leo nella prima esecuzione moderna dell’opera Diana amante di Leonardo Leo a Brindisi.
Recentemente ha diretto con l’Orchestra Sinfonica di Bari un programma da lui composto e intitolato Il Pane dal profano al sacro (un itinerario musicale sul significato del pane nella cultura meridionale attraverso i secoli); di questo lavoro è pronto un CD per l’anno giubilare. Suona uno strumento Lorenzo Carcassi (Firenze 1792).
La critica specializzata ha parlato di “incantevole esecuzione” e di “un direttore che era palesemente non sul podio ma dentro la musica e il canto, tutt’uno con essi” (Q. Principe)

Pierluigi Camicia, pianista il cui prestigio interpretativo e tecnico sono stati acquisiti e maturati da precocissima frequentazione dello strumento, all'alta scuola di noti maestri (Agosti, Caporali, Badura Skoda..).
Inizia la carriera concertistica sulla scia di premi conseguiti in Concorsi Nazionali (Treviso) e Internazionali di grande prestigio, (Busoni, Ciani, Chopin) e con l'ammirazione e la stima di artisti quali Rostropovitch, Ferrara, Ciccolini.
I suoi recitals in Europa (Germania Polonia e Svizzera) e negli Stati Uniti d'America (Salt Lake City, Cleveland, Akron, Los Angeles, Fresno, etc) riportano sempre ampi consensi di critica e di pubblico.
Particolare attenzione rivolge a repertori inusuali, in collaborazione anche con solisti e direttori di fama (Ferro, Friedman, Haronovitch, Biscardi, Gusella) e con orchestre europee e americane; e insieme con Michael Flaksman, Ruggiero Ricci, Angelo Persichilli, Felix Ayo, Nina Beilina l'attività cameristica diventa occasione di proposte musicali poliedriche e affascinanti.
Collabora con cantanti di prestigio quali Ricciarelli, Devia, Colaianni in recital liederistici e lirici e sovente con vocalist quali Antonella Ruggiero e Mariella Nava.
Titolare di cattedra al Conservatorio Nazionale Piccinni di Bari dal '73, chiamatovi dall'allora Direttore Nino Rota, Pierluigi Camicia è maestro di una schiera di talenti già alla ribalta del concertismo internazionale.
Ha inciso musiche di Chopin, Giuliani, Rota, Grieg, Brahms, Franck, Faurè e Van Westerhout per la Farelive, la Abegg e Bongiovanni .
Tiene Masterclasses di pianoforte e musica da camera per Università in Usa (BWYU - Provo - UTAH, CSUF - Fresno - CALIFORNIA, WESLEYAN COLLEGE - Macon - GEORGIA, etc.) e in Hochschule in Germania, Francia, Croatia, Polonia.
Ha suonato per importanti Teatri, Orchestre e Associazioni concertistiche in Italia e all’estero, tra cui La Scala a Milano, la Carnegie Hall a New York, il Teatro Verdi a Trieste, L'Ente Lirico Sinfonico a Cagliari, il Bellini di Catania, La Fenice di Venezia, e regolarmente in Germania, Spagna, Francia.
Ha ricevuto nel 2000 il Premio per la Musica "NELO FRENI".
Nel 2007 è stato nominato, dal Ministro per l’Università, “per meritata fama” Direttore del Conservatorio Tito Schipa di Lecce.

Quartetto Pražák (quartetto d’archi)

Musiche di L. Janacek, Brahms, L. van Beethoven

Ludwig van Beethoven
1770-1827
Quartetto op. 18/ n. 1
Allegro con brio
Adagio affetuoso ed appassionato
Scherzo-Allegro molto
Allegro
  ********
Leos Janacek
1854-1928
Quartetto n. 1 ( Kreutzer Sonata)
Adagio con moto
con moto
con moto
con moto
Johannes Brahms
1833-1897
Quartetto op. 67
Vivace
Andante
Agitato-Allegro non troppo
Poco Allegretto con variazioni

Biografia

Quartetto Pražák

Václav Remeš, violino
Vlastimil Holek, violino
Josef Kluson, viola
Michal Kanka, violoncello

Il Quartetto Pražák è oggi una delle formazioni di musica da camera più importanti a livello mondiale. È stato fondato nel 1972 da quattro allievi del Conservatorio di Praga che hanno proseguito poi gli studi all’Accademia di Praga, sotto la guida del professor Antonin Kohout, il violoncellista del Quartetto Smetana, e quindi si sono perfezionati con il Quartetto Vlach ed infine, all’Università di Cincinnati, con Walter Levine, leader del Quartetto LaSalle.

Rapidamente il Quartetto si è guadagnato un posto di rilievo nella tradizione musicale del proprio Paese: nel 1974 vince il Primo premio al Concorso per Musica da Camera del Conservatorio di Praga, nel 1978 riceve il Primo Premio al Concorso Internazionale di Evian e, all’interno della stessa rassegna, il premio offerto da Radio France per la miglior registrazione eseguita durante la manifestazione, mentre nel 1979 viene premiato al Festival Primavera di Praga.

Dopo più di trent’anni dalla fondazione, il Quartetto si esibisce regolarmente nelle maggiori capitali Europee e ogni anno effettua anche tournée negli Stati Uniti ed in Asia. Partecipa inoltre ai più importanti festival internazionali, collaborando con Artisti del calibro di Menahem Pressler, Cynthia Phelps, Roberto Diaz, Josef Suk, and Sharon Kam.

Il repertorio del Quartetto Pražák include brani di Schönberg, Berg, Zemlinki e Webern, ma anche autori più classici (Haydn, Mozart, Beethoven e Schubert), musica contemporanea e, naturalmente, le opere di Dvorák, Smetana, Suk, Novák, Janácek e Schulhoff.
Nel 1986 il violoncellista Michal Kanka succede a Josef Pražák.

Václav Remeš suona un violino di Lorenzo Guadagnini del 1730
Vlastimil Holek suona un violino di Antonio Caressa del 1900
Josef Kluson suona una viola di Thomas Vilar del 1985
Michal Kanka suona un violoncello di Giovanni Grancino del 1710 (Collezione Statale, Praga)

Aljosa Jurinic, pianoforte
‘Premio Amici della Musica 2009’ V° Concorso Internazionale Euroregione

Musiche di F. Chopin, J. Josipovic

Frederick Chopin
1810-1849
Ballata in sol minore op. 23
Ivo Josipovic
1950
A play of glass beads
Diabolezza
Frederick Chopin Notturno in re bemolle maggiore op. 27 n. 2
Studio op. 25 n. 6 in sol diesis minore
Studio op. 10 n. 11 in mi bemolle maggiore
Studio op. 10 n. 8 in fa maggiore
  *********
Frederick Chopin Sonata op. 58 in si minore
Allegro maestoso
Scherzo: Molto vivace
Largo
Finale: Presto non tanto; Agitato

Biografia

Aljosa Jurinic, pianoforte - 'Premio Amici della Musica 2009' V° Concorso Internazionale Euroregione
Nato nel 1989, frequenta il secondo anno della Music Academy dell’Università di Zagabria nella classe del professor Ruben Dalibaltayan.
Si esibisce come solista, come componente di ensembles da camera e insieme ad orchestre.
Ha vinto il primo premio alla Concorso internazionale per giovani pianisti “Zlatko Grgoševic” nel 2000, 2001 e 2006.
Vince il primo Premio alle Competizioni internazionali di Sale e di Gorizia (2001), e di Vienna (2002).
Nominato vincitore assoluto al 10° Concorso internazionale “Etudes and Scales“ (Zagabria, 2004); riceve un premio speciale alla 12° Competizione per giovani musicisti “Lions Grand Prix“ (2006) e nella 13° edizione dello stesso ha vinto il Primo premio.
Nel 2007 al Concorso internazionale per giovani pianisti Osijek (EPTA, 2007) ha vinto il Primo premio.

East & West Quartet (chitarre, armonica, voci, bouzouki)
La colonna sonora della nostra vita, gli anni '60 - '70

Musiche di C. Stevens, B. Dylan, P. Simon, K. Rogers

“....Take me home country roads.....” - la colonna sonora della nostra vita ………gli anni ' 60 -' 70.

Seven bridges road
Helplessly hoping
A horse with no name
Mrs Robinson
Peaceful easy feelings
Moon shadow
Ruby love
Teach your children
Bye, bye love
The boxer
Father and son
Eagles
S. Stills
America
P. Simon
Eagles
C. Stevens
C. Stevens
G. Nash
Everly Brothers
P. Simon
C. Stevens
  **********
Feelin’ groovy
Blowin' in the wind
I' m a rock
Slip sliding away
I'm easy
You've got a friend
The gambler
Cecilia
Me and Julio down by the schoolyard
P. Simon
B. Dylan
P. Simon
P. Simon
K. Carradine
C. King
K. Rogers
P. Simon
P. Simon

Biografia

East and West Quartet

Alessandro Corsini, voce solista, chitarra
Alessandro Sassoli, voce, chitarre
Luca Burgalassi, voce, chitarre, armonica
Franco Ceccanti, voce, chitarre, slide guitar, bouzouki

Nato come trio di chitarre acustiche nel 1995 e successivamente arricchito da basso e percussioni, il gruppo EAST & WEST svolge un'intensa attività di spettacolo e di ricerca nell'ambito della musica anglo-americana degli anni '60 e '70, proponendo brani di propria composizione e rielaborazioni delle più significative canzoni della West Coast, del Folk e del Country.
Un repertorio vastissimo e affascinante, che narra di autori come Bob Dylan, Cat Stevens, Neil Young John Denver, James Taylor, Kenny Rogers, Carol King e di mitiche formazioni, come i Beatles, The Byrds, Simon & Garfunkel, gli Eagles, Crosby Stills Nash e Young, gli America, tutti riproposti senza schematismi, nel sound originale e che, si colora di immagini, con brani come "I'm Easy" tratto dal film "Nashville", "Mrs. Robinson" e "The Sound of Silence" tratti da "Il Laureato", "Everybody's Talking" tratto da "L'uomo da marciapiede", "Knockin' on Heaven's Door" tratto da "Pat Garret & Billy the kid" e capace di rievocare emozioni e nostalgie con celebri evergreens quali "Take me Home Country Roads", "Hotel California", "San Francisco", "Father and Son".
Il gruppo degli EAST & WEST partecipa, sia in Italia che all’estero, a numerose rassegne e festival musicali in genere, etnici e jazz in particolare.

Nel '96-'97 realizzano due CD per la Harmony Music:
- “Tales from the Cat Stevens songbook” rivisitazione di 15 tra le più significative liriche del cantautoreinglese.
- “West Coast” 14 brani di vari autori, da Paul Simon agli Eagles, da J. Denver a N. Young, arrangiati dal gruppo e 2 canzoni inedite (“Sexy Girl” e “Uncle lazy pig”).

Nel '99 registrano un nuovo CD per Enrico Maghenzani (già produttore di Battiato):
- “East & West” con 8 brani originali del gruppo e 6 covers riproposte con nuovi arrangiamenti.

Romayne Wheeler, pianoforte - El pianista de la Sierra Madre
"La mia vita tra la popolazione Tarahurama, Messico"

Musiche di Bach-Gounod, Schubert-Liszt, M. Moussorgsky, G. Gershwin, R. Wheeler musica Tarahumara, F. Tarrega- Wheeler

Modest Musorgskij
1839-1881
Quadri da un'esposizione
Promenade
01. Gnomus
Promenade
02. Il vecchio castello
Promenade
03. Tuileries
04. Bydlo
Promenade
05. Balletto dei pulcini nei loro gusci
06. Samuel Goldenberg e Schmuÿle
Promenade
07. Limoges. Il mercato (La grande notizia)
08. Catacombae (Sepulcrum romanum) - Cum mortuis in lingua mortua
09. La capanna sulle zampe di gallina (Baba Yaga)
10. La grande porta di Kiev
George Gershwin
1898-1937
Rhapsody in Blue
Manuscrito originale per piano
  **********
Romayne Wheeler
1942
La fiesta de la vida, opus 120, Estreno
"Mo ' ibúriame", Iniciando la fiesta - Polka para dos
Matachín del "Chipawiki", la ardilla - Saboreando el mango
Valse del jardín de los anhelos
Danza del "Sitóli", la Ceiba - Los "Chiruwí", Pajarillos
"Ku nawáma bitichí", Regresando a casa
Valse del año nuevo - El "gawé ranára", El caballito
El sendero entre tú y yo - Fin de la fiesta
Francisco Tarrega
1852-1909
Recuerdos de la Alhambra
elaborazione di Romayne Wheeler

Biografia

Romayne Wheeler pianoforte
La mia vita tra la popolazione Tarahurama, Messico

Progetto NUOVI SUONI “Finestre sul mondo”

Romayne Wheeler nasce nel 1942 in California. Pianista, compositore e poeta, riceve le sue prime influenze musicali nell’America Latina, dove apprende l’importanza della connessione che la musica ha con la natura e le origini dell’uomo.
Dopo dodici anni di studio a Salisburgo e a Vienna, si laurea come compositore presso la “Wiener Musikhochschule” e come concertista di piano presso il “Wiener Musik Konservatorium” di Vienna.
Dal 1968 si presenta come pianista e compositore eseguendo concerti in Europa, Canada, Stati Uniti, Messico, Vicino Oriente, Iran e Cina. I viaggi, inerenti al suo percorso artistico, lo portano a prendere coscienza del collegamento intimo che vi è fra il mondo naturale e il mondo spirituale. Importante è la sua esperienza con il popolo degli Hopi, indigeni del Gran Canyon dell’Arizona, durante il suo studio sulle loro tipiche danze Kachinas.
In uno dei suoi numerosi viaggi arriva a conoscere il padre gesuita Luis Verplancken che lo introduce al mondo dei Tarahumara (nella loro lingua: “Raramuri”), abitanti della regione della Barranca del Cobre e del Canon de Batopilas, nello stato del Chihuahua in Messico. Fu accolto da varie famiglie “Munerachi” che lo adottarono gradualmente rendendolo a poco a poco partecipe della loro quotidianeità. Dal 1980 al 1992 Wheeler visita la comunità dei Tarahumara annualmente, vivendo due mesi all’anno in una caverna, in una delle parti più alte del Canyon. Dopo aver vissuto significative esperienze personali presso il popolo Raramuri nel 1992 decide di trasferirsi definitivamente nella Sierra lasciando alle sue spalle i vantaggi ( e gli svantaggi ) della “civiltà moderna”.
Dal 1992 Romayne Wheeler vive in un’ abitazione isolata all’interno dei Canyon nella comunità dei Tarahumara, esperendo e assimilando il loro modo di interpretare e concepire la musica. Wheeler si allontana dai Tarahumara esclusivamente per eseguire concerti il cui ricavato è destinato, oltre che per la sua sussistenza, alla comunità Munerachi con la quale vive. Questa include 360 famiglie sparse fra gli altipiani e le gole all’interno dei Canyon della Sierra.
La maggior parte del ricavato dei suoi concerti ha sostenuto e sostiene tutt’ora la “Clinica Santa Teresita”, fondata nel 1965 da padre Verplancken nella cittadina di Creel, con speciale attenzione rivolta alle cure dei bambini Tarahumara. All’interno del progetto di Wheeler il denaro viene destinato anche al rifornimento di materiali essenziali per le cure odontoiatriche e per l’acquisto di coperte, prodotti alimentari e attrezzature agricole. Dall’anno 2000 Wheeler è dedito principalmente ad appoggiare la sua comunità durante i difficili periodi di siccità e a sostenere i ragazzi Tarahumara che desiderano continuare a studiare dopo la scuola primaria, affinchè essi possano raggiungere un livello più elevato di comprensione del mondo in cui vivono e della loro condizione per imparare a far fronte alle realtà del ventunesimo secolo.