Ramin Bahrami, pianoforte
Musiche di Johann Sebastian Bach e Domenico Scarlatti
Domenico Scarlatti 1660 - 1725 |
Aria K 32 in re minore Sonata K 289 in sol maggiore |
Johann Sebastian Bach 1685 - 1750 | Suite francese n. 5 in sol maggiore BWV 816 Allemande Courante Sarabande Gavotte Bourrée Loure Gigue |
Domenico Scarlatti | Sonata K 282 in re maggiore |
Johann Sebastian Bach | Suite Inglese n. 2 in la minore BWV 807 Prelude Allemande Courante Sarabande Sarabande (con abbellimenti della stessa Sarabanda) Bourree I e II Gigue |
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Domenico Scarlatti | Sonata K 319 in fa diesis maggiore Sonata K 278 in re maggiore Sonata K 159 in do maggiore |
Johann Sebastian Bach | Aria Variata alla maniera Italiana in la minore BWV 989 Concerto Italiano BWV 971 Senza indicazione di tempo Andante Presto |
Biografia
“Ramin Bahrami scompone la musica di Bach e la ricompone in modi che risentono di un modello, Glenn Gould, senza veramente assomigliare al modello. Io gli ho insegnato a sopportare il morso, ma non l’ho domato; e spero che continui ad essere com’è” – Piero Rattalino
Ramin Bahrami è considerato uno tra i più interessanti interpreti bachiani viventi a livello internazionale. Dopo l’esecuzione dei Concerti di J.S. Bach a Lipsia nel 2009 con la Gewandhausorchester diretta da Riccardo Chailly, la critica tedesca lo considererà: “un mago del suono, un poeta della tastiera… artista straordinario che ha il coraggio di affrontare bach su una via veramente personale…”(Leipziger Volkszeitung).
la ricerca interpretativa del pianista iraniano è attualmente rivolta alla monumentale produzione tastieristica di Johann Sebastian Bach, che Bahrami affronta con il rispetto e la sensibilità cosmopolita della quale è intrisa la sua cultura e la sua formazione. Le influenze tedesche, russe, turche e naturalmente persiane che hanno caratterizzato la sua infanzia, gli permettono di accostarsi alla musica di Bach esaltandone il senso di universalità che la caratterizza.
Bahrami si è esibito in importanti festival pianistici tra cui “La Roque d’Anthéron”, Festival di Uzés, il Festival “Piano aux Jacobins” di Toulose, il Tallin Baroque Music Festival in Estonia e il Beijing Piano Festival in Cina. Nel febbraio 2010 ha debuttato con successo a Parigi con le Variazioni Goldberg, e in marzo ha tenuto un applaudito tour con i Festival Strings Lucerne. E' del maggio 2010 il grande successo con Riccardo Chailly alla Gewandhaus di Lipsia, che completa l’integrale dei concerti bachiani. Bahrami si è esibito in prestigiose sedi italiane, come il Teatro Comunale di Bologna, il Teatro La Fenice di Venezia, l’Accademia di Santa Cecilia a Roma, dove è apparso nella prestigiosa rassegna “solo piano” accanto a Maurizio Pollini, Grigory Sokolov, Daniel Barenboim, Jean-Yves Thibaudet e Evgeny Kissin e dove, nel marzo 2008, è stato invitato a partecipare alla “Maratona Bach” accanto al violoncellista Mario Brunello. E' del giugno 2008 la sua apparizione al Wigmore Hall di Londra, con una grande accoglienza del pubblico, e della primavera 2009 la presentazione dell’Arte della Fuga al Festival Pianistico Internazionale “Arturo Benedetti Michelangeli” di Brescia e Bergamo, di cui è stato protagonista insieme ad altri nomi celebri del pianoforte quali Andràs Schiff, Lang Lang, Angela Hewitt, Grigory Sokolov, Alexander Lonquich.
Ramin Bahrami è artista in esclusiva – su Roma - per l´Accademia Santa Cecilia di Roma e ideatore e presidente del World Bach Fest che ha visto la sua prima edizione concretizzarsi a Firenze. Suona regolarmente con i Festival Strings Lucern. I prossimi impegni prevedono la partecipazione al festival di Ravello con la European Union Chamber Orchestra, al Berlin International Music Festival e l´incisione dei concerti per 2 e 3 pianoforti con Saleem Aboudd Ashkar e Nareh Aghamanyan e l´Orchestra del Gewandhaus sotto la guida di Riccardo Chailly. Le sue ultime registrazioni dei concerti con Chailly e le Suite iIglesi hanno riscosso grande successo di pubblico e critica entrando anche nella classifica Nielsen della musica pop.
Nato a Teheran, Bahrami dopo la rivoluzione politica del suo Paese trova rifugio in Italia, dove può studiare il pianoforte e diplomarsi con Piero Rattalino al Conservatorio “G. Verdi” di Milano. Approfondisce gli studi all’Accademia Pianistica “Incontri col Maestro” di Imola e con Wolfgang Bloser alla Hochschule für Musik di Stoccarda. Si perfeziona con Alexis Weissenberg, Charles Rosen, András Schiff, Robert Levin e in particolare con Rosalyn Tureck, l’artista che più di altri ha contribuito a far conoscere la modernità dell’opera pianistica di Bach attraverso i suoi studi e le sue esecuzioni. Il primo debutto importante avviene nel 1998 al Teatro Bellini di Catania: il successo è tale che la città etnea gli conferisce la cittadinanza onoraria. Da quel momento in poi, si susseguono le esibizioni presso le maggiori istituzioni musicali d’Italia, teatri, stagioni e prestigiosi festival internazionali. Nel gennaio 2009 Ramin Bahrami è stato insignito del Premio “Città di Piacenza–Giuseppe Verdi” dedicato ai grandi protagonisti della scena musicale, riconoscimento assegnato prima di lui a Riccardo Muti, Josè Cura, Leo Nucci e Pier Luigi Pizzi.
Ramin Bahrami incide esclusivamente per Decca-Universal. La sua discografia comprende le Variazioni Goldberg (2004), le 7 Partite (2005), l’Arte della Fuga (2007), la raccolta "Ramin Bahrami plays Bach" (2009), comprendente anche una selezione di esecuzioni dal vivo, le Suite Francesi (2010). L’incisione dell’Arte della Fuga sale in testa alle classifiche, rimanendovi per sette settimane e raggiungendo numeri di vendita riservati ai dischi pop. Nel 2009 DECCA pubblicava la prima registrazione su strumento moderno delle Sonate bachiane, ricevendo ancora una volta una calorosa accoglienza e grandi apprezzamenti da parte di critica e pubblico. Le registrazioni di Ramin Bahrami sono state inserite più volte nelle compilation di Decca e Deutsche Grammophon. Nel 2011 quest’ultima ha pubblicato una Bach collection, contenente le Variazioni Goldberg e l’Arte della Fuga eseguite da Ramin Bahrami, insieme ad altre composizioni bachiane eseguite da Karl Richter e Wilhelm Kempff, tra gli altri.
Il disco con i cinque concerti per tastiera di J. S. Bach, registrato a Lipsia con Riccardo Chailly alla guida della Gewandhausorchester, uscito per Decca nel giugno 2011, ha meritato le 5 stelle del mensile Amadeus.
CuarteTango (5tet) con Tangueros
Raul Dousset flauto, Giuliano Bisceglia violino, Gianfranco Benigni violoncello, Luis Gabriel Chami pianoforte, Mariano Navone bandoneon e ballerino, Sabrina Amato ballerina, Marcello Alvarez ballerino, Claudia Fusillo ballerina
Musiche di A. Piazzolla, J. Plaza, G. Matos Rodrigues
A. Piazzolla | Michelangelo 70 |
A. Villoldo | El Choclo (ballo) |
A. Piazzolla | Preparense |
Scarpino-Caladri | Canaro en Paris (ballo) |
A. Piazzolla | Escualo |
J. de Dios Filiberto | Caminito |
J. Plaza | Nocturna (ballo) |
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J. Plaza | Danzarin |
A. Piazzolla | Juan Manuel Fangio (ballo) |
E. Balcarce | La Bordona |
A. Piazzolla | Oblivion (ballo) |
A. Stampone | Mi amigo Cholo |
A. Piazzolla | Adios Nonino |
G. Matos Rodrigues | La Cumparsita (ballo) |
Biografia
CuarteTango (5tet) e Tangueros
Raul Dousset, flauto
Giuliano Bisceglia, violino
Gianfranco Benigni, violoncello
Luis Gabriel Chami, pianoforte
Mariano Navone, bandoneon e ballerino
Sabrina Amato, ballerina
Marcello Alvarez, ballerino
Claudia Fusillo, ballerina
Il Cuartetango nato nel 1995 dall’incontro tra musicisti argentini ed italiani svolge un’intensa attività concertistica, partecipando con successo alle più importanti manifestazioni e rassegne musicali italiane, collaborando con rinomate associazioni musicali ed esibendosi in prestigiosi teatri e sale da concerto in Italia ed all’estero.
Si è esibito con grande successo al Tabak Museum di Vienna, all’Auditorium Cemal Resit Rey di Istanbul, al nuovo Auditorium “Parco della Musica” a Roma, all’Anfiteatro Romano di Cagliari, al Teatro Greco di Taormina, all’Auditorium della Reggia di Capodimonte a Napoli per la rassegna “Maggio nei Monumenti”, al Colonnato del Pantheon a Roma, al Politeama di Lecce, al Chiostro di S. Micheletto a Lucca, è ospite fisso da diversi anni dei concerti al Chiostro del Bramante e dei concerti all’Orto Botanico a Roma.
Il Cuartetango si è esibito nella Cavea dell’Auditorium Parco della Musica, durante il Festival Internazionale “Buenos Aires Tango” a Roma, che ha visto la partecipazione dei gruppi di tango argentini più rappresentativi nel panorama mondiale.
I concerti nella Capitale italiana, hanno inoltre riguardato: i Musei Capitolini in piazza del Campidoglio, Palazzo Santacroce, Casa Argentina, Valle Giulia, il Pontificio Istituto di Musica Sacra, il Teatro dei Satiri, il Teatro Anfitrione, il Teatro dell’Ascolto, Villa Spalletti Trivelli, Ta Matete a Palazzo Colonna.
I concerti del Cuartetango sono stati tenuti per Associazioni Concertistiche di varie città italiane quali: Latina, Capalbio, Sabaudia, Otranto, Narni, Ostuni, Sassari, Bracciano, Catanzaro, Caltagirone, Viterbo, Ostia Antica, Montalto di Castro, Ronciglione, Anacapri, Trevignano..ecc.
Per la sua opera di diffusione della musica di Astor Piazzolla, il Cuartetango è stato più volte invitato da S. E. l’Ambasciatore della Repubblica Argentina ad esibirsi in occasione delle celebrazioni della Festa Nazionale presso l’Ambasciata Argentina in Italia.
In collaborazione con l’attore argentino Michelangelo Tarditti, il Cuartetango ha presentato lo spettacolo “Borges-Piazzolla” presso la sede dell’Istituto Italo-latinoamericano nell’ambito delle manifestazioni patrocinate dal comune di Roma per il centenario della nascita di Jorge Luis Borges, spettacolo poi replicato all’ Università La Sapienza di Roma presso la Facoltà di Lettere e Filosofia (sala Odeion).
Il gruppo è stato seguito con interesse dal TG2 , TG3 , e RAI International che gli ha dedicato degli ampi servizi, in occasione dei suoi concerti più importanti.
Il CD intitolato “Cuartetango interpreta Astor Piazzolla” presentato nei programmi di Radio Vaticana, della Continental Radio di Buenos Aires, della New Hampshire Public Radio (USA), riporta la presentazione che Daniel Piazzolla (musicista figlio di Astor) dopo aver donato le partiture autografe del padre al Cuartetango ha così scritto di loro:
…”Sono felice di aver fornito le partiture autografe di mio padre ai componenti del Cuartetango; non solo non mi hanno deluso, ma sono riusciti a sorprendermi per la loro eccellente interpretazione della musica del più grande compositore argentino e uno dei più grandi musicisti del Novecento. Mi auguro che proseguano in questa ardua impresa, perché anche mio padre si sarebbe sentito orgoglioso di loro”… Daniel Piazzolla
Duo Bruno Canino – Antonio Ballista , pianoforte a 4 mani
Musiche di W.A. Mozart, F. Schubert, J. Brahms, I. Stravinsky
W. A. Mozart 1756-1791 |
Variazioni K.V. 501 |
Franz Schubert 1797-1828 |
Variazioni sopra un tema originale op. 35 D813 |
Johannes Brahms 1833-1897 |
Variazioni su un tema di Schumann op. 23 |
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Ivo Josipovic 1957 |
Jubilus |
Igor Stravinskij 1882-1971 |
Le Sacre du printemps (versione per pianoforte a quattro mani) 1.L'adoration de la terre Introduction Les augures printanières, Dansese des adolescents Jeu du rapt Rondes printanières Jeu des cités rivals Cortège du sage Le sage Danse de la terre 2.Le sacrifice Introduction Cercles misterieux des adolescentes Glorification de l'Elue Evocation des ancêtres Action rituelle des ancêtres Danse sacrale: L'Elue |
Biografia
Duo Bruno Canino & Antonio Ballista, pianoforte a quattro mani
Più di cinquant’anni fa Antonio Ballista e Bruno Canino si incontrarono al Conservatorio di Milano nella stessa classe di pianoforte e, spinti da un comune interesse musicale , incominciarono a leggere insieme tutto il repertorio a quattro mani e a due pianoforti.
Si presentarono prestissimo in pubblico, dando inizio ad una fortunata carriera che si è protratta fino ad oggi senza interruzioni. Proprio il loro spirito di ricerca li portò ad inserirsi in quel fermento di rinnovamento totale del linguaggio musicale che, a partire dagli anni ’50, da Darmstadt si espanse in tutte le direzioni.
Le esecuzioni del Duo nel campo della “Neue Musik” ebbero valore storico: la loro presenza fu fondamentale per la diffusione delle nuove opere e per la funzione catalizzatrice che esercitò sui compositori. Il repertorio contemporaneo infatti si arricchì di molte composizioni dedicate al Duo: al Concerto per due pianoforti e orchestra di Berio eseguito in prima esecuzione mondiale a New York con la New York Philarmonic diretta da Boulez ( la cui registrazione discografica con la London Sinphony Orchestra sotto la direzione dell’autore valse al Duo un prestigioso Music Critic Award), al recente Cloches II di Donatoni.
Dallapiccola, Ligeti, Boulez, Kagel, Bussotti e Cage effettuarono concerti col Duo, e Stockhausen collaborò personalmente a una lunga tournèe con il suo Mantra.
La indiscussa autorità del Duo riuscì ad introdurre la nuova musica persino nelle società di concerti più tradizionali, come il “Quartetto” a Milano, per il quale furono eseguiti i “Tableaux vivants” di Bussotti.
Oltre alla musica contemporanea, il Duo suona regolarmente anche il repertorio classico, anche quello meno frequentato come la Nona Sinfonia di Beethoven nella trascrizione di Liszt, e la Sagra della Primavera di Strawinsky trascritta dallo stesso autore per pianoforte a quattro mani. La critica è sempre stata pronta a rilevare la ricchezza dialettica che anima le esecuzioni del Duo: la differenza dei loro temperamenti offre al pubblico l’impressione che ognuno di essi trovi nell’altro il proprio “ alter ego”. Ma ciò che più stupisce nel loro sodalizio è che la loro storia musicale individuale, nel corso di tutti questi anni non abbiano minimamente appannato la loro rara fusione, anzi, il loro continuo ritrovarsi dà l’impressione di sempre rinnovata freschezza.
Slovak Chamber Orchestra Bohdan Warchal
Ewald Danel, violino e direttore
Le Quattro Stagioni di Antonio Vivaldi e Astor Piazzolla
Antonio Vivaldi 1678-1741 |
Concerto per violino e orchestra d'archi in mi maggiore ‘La Primavera‘ op. 8, RV 269 Allegro Largo Allegro |
Astor Piazzolla / Leonid Desiatnikov 1921-1992 |
Verano Porteño - L'Estate a Buenos Aires |
Antonio Vivaldi | Concerto per violino e orchestra d'archi in sol minore ‘L’Estate‘ op. 8, RV 315
Allegro non molto |
Astor Piazzolla / Leonid Desiatnikov | Otono Porteño - L'Autunno a Buenos Aires |
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Antonio Vivaldi | Concerto per violino e orchestra d'archi in fa maggiore 'L'Autunno' op.8 RV 293 Allegro Adagio molto Allegro |
Astor Piazzolla / Leonid Desiatnikov | Invierno Porteño - L'Inverno a Buenos Aires |
Antonio Vivaldi | Concerto per violino e orchestra d'archi in fa minore ‘L’Inverno‘ op. 8, RV 297 Allegro non molto Largo Allegro |
Astor Piazzolla / Leonid Desiatnikov | Primavera Porteño - La Primavera a Buenos Aires |
Biografia
Slovak Chamber Orchestra Bohdan Warchal
Ewald Danel, violino solista e direzione
La storica orchestra fondata dal violinista Bohdan Warchal all’interno della Filarmonica della Repubblica Slovacca, è diventata il simbolo rappresentativo della nazione grazie alle sue esecuzioni di raffinata perfezione e attentissima concertazione dei particolari musicali. Ha tenuto concerti in tutto il mondo assieme ad artisti quali Anne-Sophie Mutter, Vladimir Spivakov, Tabea Zimmermann, Jean Pierre Rampal, Michala Petri, Heinz Holliger. Diretta dal suo Konzertmeister e violino solista Ewald Danel, successore naturale di Warchal, scomparso nel 2000, presenta un programma di grande carisma e virtuosismo: le Quattro Stagioni di Vivaldi alternate a quelle di Astor Piazzolla, nell’elaborazione per archi di Leonid Desiatnikov. Ewald Danel - Direttore Artistico della Slovak Chamber Orchestra Bohdan Warchal ed espero musicista da camera. Studia violino e direzione al Conservatorio di Ostrava, Repubblica Ceca e all'Academia di Musica e Drammaturgia di Bratislava. Consegue il dottorato con il Prof. Bohdan Warchal e studia anche con il Prof. Karl Osterreicher alla Hochschule für Musik a Vienna. E' Konzertmeister con la Slovak Radio Symphony Orchestra, con l'Orchestra della Slovak National Theatre Opera House e, dal 1985 al 2000, con la Slovak Philharmonic Orchestra con la quale dal 2005 è violino solista e direttore. Dal 1992 al 1996 è direttore artistico dell'orchestra da camera di Bratislava, Capella Istropolitana, dal 1997-1998 è primo violino a San Paolo. Come direttore e solista lavora con Hiroshima Symphony Orchestra, Tokyo Harmonia Chamber Orchestra e Akita Chamber Orchestra.. Ha lavorato con Klangverwaltung München, Orchestra Ensemble Kanazawa, Nagoya Philharmonic Orchestra, Osaka Philharmonic Orchestra Filarmonica de Malaga, Prague Chamber Philharmonie.
Quartetto Prazak (quartetto d’archi in residenza)
e Jan Šimandl pianoforte (Premio 'Amici della Musica 2012')
Pavel Hula e Vlastimil Holek, violini Josef Kluson, violoncello Michal Kanka, violoncello
Musiche di W.A. Mozart, J. Brahms, A. Dvorak
Joseph Haydn 1732-1809 |
Quartetto nr.54 op 71/1 in in si bemolle maggiore Hob. 69 Allegro |
W. A. Mozart 1756-1791 |
Quartetto in re maggiore "Hoffmeister" KV 499 Allegretto |
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A. Dvorak 1841-1904 |
Quintetto op. 81 in la maggiore per pianoforte e archi Allegro,ma non tanto Andante con moto Molto vivace Allegro |
Biografia
Quartetto Pražák
Pavel Hula, violino
Vlastimil Holek, violino
Josef Kluson, viola
Michal Kanka, violoncello
Jan Šimandl, pianoforte
‘Premio Amici della Musica 2012’ VIII° Concorso Internazionale Euroregione
Il Quartetto Pražák è oggi una delle formazioni di musica da camera più importanti a livello mondiale. È stato fondato nel 1972 da quattro allievi del Conservatorio di Praga che hanno proseguito poi gli studi all’Accademia di Praga, sotto la guida del professor Antonin Kohout, il violoncellista del Quartetto Smetana, e quindi si sono perfezionati con il Quartetto Vlach ed infine, all’Università di Cincinnati, con Walter Levine, leader del Quartetto LaSalle. Rapidamente il Quartetto si è guadagnato un posto di rilievo nella tradizione musicale del proprio Paese: nel 1974 vince il Primo premio al Concorso per Musica da Camera del Conservatorio di Praga, nel 1978 riceve il Primo Premio al Concorso Internazionale di Evian e, all’interno della stessa rassegna, il premio offerto da Radio France per la miglior registrazione eseguita durante la manifestazione, mentre nel 1979 viene premiato al Festival Primavera di Praga. Dopo più di trent’anni dalla fondazione, il Quartetto si esibisce regolarmente nelle maggiori capitali Europee e ogni anno effettua anche tournée negli Stati Uniti ed in Asia. Partecipa inoltre ai più importanti festival internazionali, collaborando con Artisti del calibro di Menahem Pressler, Cynthia Phelps, Roberto Diaz, Josef Suk, and Sharon Kam.Il repertorio del Quartetto Pražák include brani di Schönberg, Berg, Zemlinki e Webern, ma anche autori più classici (Haydn, Mozart, Beethoven e Schubert), musica contemporanea e, naturalmente, le opere di Dvorák, Smetana, Suk, Novák, Janácek e Schulhoff. Jan Simandl pianoforte
Jan Šimandl, nasce nel 1991 in una famiglia di musicisti ed inizia gli studi pianistici a sei anni. Vincitore di numerosi premi già in giovanissima età, si diploma al Conservatorio di Pilsen con Vera Müllerová per poi prseguire alla Janácek Academy of Music con Alena Vlasáková. Nel 2006 vince il primo premio "Pro Bohemia competition" e nel 2009 il "Pilsen Orfeus”, scelto come unico europeo per partecipare al concorso "Young Artists Piano Competition" di Rochester, New York, dove ritorna per perfezionarsi all’International Keyboard Institute and Festival con A. Kobrin, C. Katsaris e M. Suk. Ha tenuto tournèe in Giappone e Svezia in recital solistici di successo. Nel 2012 vince il Premio ‘Amici della Musica’ Euregione, assegnatogli dalla giuria del pubblico, dopo essere stato selezionato come rappresentante dell’Università di Brno alle prove finali del Concorso Internazionale che si svolge ogni anno nella prima settimana di maggio a Udine, Concorso organizzato dagli Amici della Musica per far emergere nuove carriere e dare ai giovani talenti l’opportunità di inserirsi in un panorama e circuito concertistico professionale.
Klezsfardit canti tradizionali ebraici
Caterina Trogu Roehrich voce, Lydia Cevidalli violino, Gabriele Coen clarinetto e sax, Simone Bellucci chitarra,
Fabio Crespiatico contrabbasso
In collaborazione con ‘Giorno della Memoria’ del Comune di Udine
Musiche Klezmer, Sefardite e Italiane
Klezmer | |
M. Warshawski J. Rumshinsky Canto popolare Canto popolare S. Secunda J. Rumshinsky Danze strumentali Canto popolare |
Oifen pripitchik (L’alfabeto) Shloimele Malkele (Non più fratello e sorella) Tumbalalaika (Suona balalaika, dimmi la verità) Khosn kale mazel tov (Jewish wedding song) Bai mir bist tu shen (Per me tu sei bella) Shen vi di L'vone (Bella come la luna) Varshaver freylekhs e Tants, yedelekh, tants Un an der Rebe zingt (E quando balla il Rebbe) |
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Mediterraneo e Italia | |
N. Menascè Canto popolare Canto popolare Canto popolare Canto popolare |
Rodi, l’isola dei miei sogni Fostan blanco te cortì (Un abito bianco ho cucito) Abre tu puerta serrada (Aprimi la tua porta chiusa) Quen te va ver con cacharas (Chi ti vede riccioluta) Durme, durme mi linda donzella (Dormi mia bella fanciulla) |
Klezmer | |
Danze strumentali J. Rumshinsky A.I.Kook |
Bukoviner freylekhs e Freylekh tants Esches chayil (Una vera donna di valore) Zol shoin kumen di g'ula (E arriverà la redenzione!) |
Biografia
Klezsfardit - canti tradizionali ebraici
In collaborazione con 'Giorni della Memoria' del Comune di Udine
Caterina Trogu Roehrich, voce
Lydia Cevidalli, violino
Gabriele Coen, clarinetto e sax
Simone Bellucci, chitarra
Fabio Crespiatico, contrabbasso
Klezsfardit, è un gruppo che esegue musiche popolari del mondo ebraico, provenienti da tutta l’Europa nord-orientale e dal bacino del Mediterraneo orientale. E’ l’unico gruppo presente sulla scena mondiale ad eseguire musiche della tradizione folkloristica ebraica italiana. Klezsfardit, che anche nel nome vuole richiamare le tre principali tradizioni musicali ebraiche, klezmer, sefardita ed italiana, si è recentemente esibito a Bergamo al teatro Donizetti, a Madrid all’Ambasciata d’Italia, a Cremona per la rassegna Il violinista sul tetto, ha suonato in diretta per il programma di Radio 3, Piazzaverdi; ed inoltre a Castelnuovo di Porto (Roma) per il Festival “Leggere: le parole tra noi” e a Milano in varie sedi, tra cui l’Auditorium Don Bosco ed ha sempre riscosso ottimi successi, consenso di pubblico e di critica.
Salajace Musica* Sapere Ascoltare Capire
Omaggio a Piero Pezzè, compositore del Friuli, nel centenario della nascita
Alessandra Schettino voce, Giulia Carlutti fl, Carlo Corazza pf, Margherita Cossio vla, Simone Peraz pf
Guida: David Giovanni Leonardi
Ensemble di Musica Contemporanea del Conservatorio di Udine
In collaborazione con il Conservatorio 'J. Tomadini' di Udine e l'Associazione Euritmica
Musiche di P. Pezzè, R. Brandolisio e A. Domini
Piero Pezzè 1913-1980 |
Non chiedere il cedro alle colombe (1970) testo di Gian Giacomo Menon Vengo con zufoli di creta (1970) testo di Gian Giacomo Menon per voce e pianoforte * Danze della Val di Resia (1974) per pianoforte ** |
Roberto Brandolisio * | Impossibili itinerari Omaggio a Piero Pezzè (Commissione AdM 2013) Prima esecuzione assoluta |
Piero Pezzè | Sei momenti musicali (1976) per pianoforte a 4 mani 'Furlana' dalla Partita (1953-54) per pianoforte ** Sonata (1971-72) per flauto e pianoforte * (Allegro-Adagio-Vivace) |
Alessio Domini *
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Armonie Omaggio a Piero Pezzè (Commissione AdM 2013) Prima esecuzione assoluta * Classe di composizione del prof. Renato Miani, Conservatorio di Udine |
Biografia
Salajace Musica Sapere Ascoltare Capire
Omaggio a Piero Pezzè compositore del Friuli, nel centenario della nascita
Eva Burco (sopr) Giulia Carlutti (fl) Ferdinando Mussutto (pf) Simone Peraz (pf)
Guida: David Giovanni Leonardi
Ensemble di Musica Contemporanea del Conservatorio di Udine F. Briante, flauto, M.F. Ventura, clarinetto, S. Dal Bello, clarinetto basso, P. Dreosto, fagotto, G. Barbagallo, corno, A. Rodaro, tromba, G. Dreosto, trombone, F. Tirelli, percussioni, A. Venier, violino I, G. Di Lena, violino II, Lucia Zazzaro viola, A. Molaro, violoncello, R. Amadeo, contrabbasso
Dirige il Prof. Andrea Cappelleri
Nicholas Ashton, pianoforte
Variations for piano
Musiche di J. Haydn, R. Schumann, R. Wagner, A. Copland, Brahms/Paganini
Joseph Haydn 1732 - 1809 |
Variazioni in Fa minore Hob.XVII |
Aaron Copland 1900 - 1990 |
Variazioni (1930) |
Robert Schumann 1810 - 1856 |
Abegg Variazioni op 1 |
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Richard Wagner 1813 - 1883 |
Elegie in la bemolle maggiore "Schmeichelnd" |
Robert Schumann | 9 brani dall'op. 99 e op. 12 |
Johannes Brahms 1833 - 1897 |
Variazioni su un tema di Paganini dal Primo Libro op 35a |
Biografia
Nicholas Ashton, pianoforte
Nicholas Ashton è ora direttore del dipartimento di Musica da Camera dell’Uiversità di Musica Napier di Edimburgo, dove ha debuttato nel 1995 ricevendo immediatamente l’invito come pianista in residenza.
Di solida scuola tedesca, la formazione di Ashton include lo studio del pianoforte, dell’arpa, della composizione e del clavicembalo. Si laurea al Conservatorio superiore di Ginevra e alla Hochschule di Francoforte. Dopo il debutto nel 1980 al Festival Internazionale di Manchester, suona come solista e con orchestre da camera in tutto il Regno Unito e in Germania, esibendosi anche per la BBC, NDR 2 e 4, Bayern 4, Radio Suisse Romande, Radio New Zealand e negli USA ottenendo un grande successo. Si esibisce in tutta europa come solista nei concerti di Tchaikovsky no 1, Stravinsky, Saint-Saens 2, Mozart K491, K414, K488, K595, Schumann, Liszt Eb, Beethoven nos 2 e 3.
Tiene oltre 30 concerti per l'Hamburg Chamber Music Society, di cui è Direttore Artistico fino al 2002. Dal 2000 al 2010 si esibisce regolarmente nella stagione concertistica delle università di Glasgow e di Edinburgo e al Royal Northern College of Music, Manchester. Dal 2005 al 2010 viene invitato a dare concerti e a tenere master class alla Central Washington University, all'Università di Tennessee a Knoxville e alla Pirkenmaa University for the Applied Arts, Tampere, Finlandia.
Nel 2008 incide per la casa discografica Delphian Records tutte le opere per pianoforte e quintetto per pianoforte di Robert Crawford, illustre compositore scozzese e riscuote enorme successo di critica.
Incide per Meridian Records sulla forma del Chaconne dal barocco al comtemporaneo, in particolare un'opera commissionata da Kenneth Dempster per pianoforte a 6 mani insieme a illustri pianisti come Franck-Thomas Link and Anders Mansson. Prossimamente per Delphian Records inciderà due repertori contemporanei per pianoforte con la pianista Lauryna Sableviciute e per la Hungaroton in Ungheria, le opere complete per duo e due pianoforti di Mozart con il pianista britannico Andrew Wide. Di recente ha iniziato a collaborare con Luisa Sello, la celebre flautista e artista italiana e con la violoncellista Ursula Smith, con la quale quest anno suonerà le opere complete per violoncello e pianoforte di Beethoven. Ha presentato, anche in anteprima, le opere di Gerhardt Staebler, Jan Feddersen, John Hails, Kenneth Dempster, Drew Hammond, Jane Stanley, Robert Crawford, David Duncan, John de Simone, Fabrice Fitch, John Adams, Graham Fitch, Aaron Copland, Judith Weir, Elliot Carter. Inoltre suona musica contemporanea per pianoforte in qualsiasi forma espressiva.
Collabora regolarmente con l' Edinburgh Quartett, artisti in residenza all'Università di musica Napier di Edinburgo , con I quali ha suonato la gran parte dei quintetti e quartetti per pianoforte del repertorio di Shostakovich, Schnittke, Dvorak, Crawford, Schumann, Elgar, Dohnanyi (secondo), Fauré (primo) Mozart G minor and quartetti Eb major. I concerti più recenti sono: I quintetti di Elgar, Fauré e Dohnany, un ciclo di canzoni On Wenlock Edge (Vaughan Williams) con Thomas Hobbs e La Bonne Chanson (Fauré) con James McOran-Campbell. Sta inoltre preparando il quintetto op. 34 di Brahms e i concerti di Mozart K413, K414 e K415.
Oltre all'attività concertistica, Nicholas è anche docente e Quality Director presso la School of Arts and Creative Industries all'Università di Musica Napier di Edinburgo e Direttore del corso di laurea in musica (B.Mus). Dal 2010 diventa un esaminatore esterno specialista in pianoforte al Conservatorio della Scozia (Royal Conservatory of Scotland) e viene spesso chiamato a fare parte di giurie. Attualmente si sta preparando per il dottorato: il ruolo del performer nel realizzare il testo. Si interessa anche di storia e teoria del cinema, in particolare quello feminista (sta preparando un testo sui film di Chantal Ackerman), teatro contemporaneo, il ruolo dell'attore/performer nella realizzazione del testo (incluso un saggio sul ruolo delle interpreti e muse femminili nel cinema e nel teatro: Fassbinder, Pinter, Resnais, Godard, Ophuls, Beckett, Hitchcock, Ozu, Ray) e nell'analisi musicale (specialmente Shenkeriana) come supporto nello spettacolo. Nicholas ha qualche volta lavorato come cantante, attore, pianista, comparsa e cabarettista.
Atout Ottetto Wien archi e pianoforte
Musiche di G. Enescu, R. Schumann
George Enescu 1881-1955 |
Ottetto per archi in do maggiore op. 7 Tres modere Tres fougueux Lentement Mouvement de valse bien rythme |
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Robert Schumann 1810-1856 |
Quintetto in mi bemolle maggiore op. 44 Allegro brillante In modo d'una marcia. Un poco largamente Scherzo. Molto vivace Allegro ma non troppo |
Biografia
Atout Ottetto Wien
Aleksa Aleksic, Roland Herret, Verena Nothegger, Maria Wahlmüller, violino
Natalia Binkowska, Marta Potulska, viola
Vida Vujic, Konstantin Zelenin, violoncello
Hemma Tuppy, pianoforte
Atout, il nome lo dice, è una formazione dedicatasi alla interpretazione di formulazioni musicali diverse nella musica da camera, dal trio al decimino. Formato da archi, fiati e pianoforte, il gruppo ha debuttato al Musik Verein di Vienna, imponendosi immediatamente per ricerca sonora e freschezza interpretativa. Ci propongono un programma con il coinvolgente l’ottetto di George Enescu per soli archi. Raro trovare composizioni per questo organico, ed è quindi maggiormente apprezzato il lavoro di ricerca del gruppo viennese, composto da musicisti di ottima scuola e tutti con ampi riconoscimenti ed esperienze professionali di rilievo artistico.
Il repertorio dell’ensemble ha infatti un indirizzo particolare, quello della “grande” musica da camera, con i suoi quintetti, sestetti, ottetti, nonetti… Le loro interpretazioni colpiscono per un suono pieno, quasi orchestrale e nello stesso tempo per la vivacità tipica dell’ensemble cameristico. Il gruppo, guidato dal violinista viennese Prof. Johannes Meissl del Musikunversität Wien, tiene regolarmente un proprio ciclo da concerti a Klosterneuburg e si è esibito allo Schönberg Center Wien, al Parlamento austriaco (trasmissione live del ORF), alla Biblioteca Nationale, la Wiener Kammeroper e al Leopoldmuseum. Il 29 ottobre 2012 hanno fatto il debutto al Wiener Konzertverein. Per i prossimi anni sono progettati incisioni di importanti opere cameristiche.
Roma Jazz Quintet Canzone d’autore in jazz
Mara Tomaselli vocalist, Quintino Protopapa pianoforte. Antonio Pierri vibrafono, Guido Giacomini contrabbasso, Sauro Giovannetti batteria
Canzone d’autore (Mina, Modugno, Paoli, Mogol, Battisti)
La scuola del ritmo Baciami piccina Sono tre parole Carina Quel Motivetto In cerce di te Amore fermati Donna Mille lire al mese Estate Nel blu dipinto di blu Senza fine |
(Panzuti - Panzuti) (Morbelli - Astore) (Mascheroni - Neri - Buzà) (Testa - Lojacono) (Dan Caslar - Galdieri) (Testoni - Sciorilli) (Kramer - Bongusto) (Garinei - Giovannini - Kramer) (Innocenzi - Sopranzi) (Martino) (Modugno - Migliacci) (Paoli) |
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Parole parole Amor mio Città vuota Anche un'uomo Non credere E se domani Ancora ancora ancora Sabato notte Il cielo in una stanza Non gioco più |
(Chiosso - Del Re - Ferrio) (Mogol - Battisti) (Pomus -Shuman - Cassia) (Testa - Genovese - Peregrini) (Mogol - Ascri - Soffici) (Calabrese - Rossi) (Malgioglio - Felisatti) (Canfora - Verde) (Toang - Paoli - Mogol) (Lerici - Ferrio) |
Biografia
Roma Jazz Quintet
Mara Tomaselli, voce
Quintino Protopapa, pianoforte
Massimo Montagolo, sax/clarinetto
Guido Giacomini, contrabbasso
Paolo Bax, batteria
Il "Roma Jazz Quintet" è un quintetto di impronta jazzistica, composto da Mara Tomaselli, vocalist di notevole impatto musicale e scenico, dal pianista e arrangiatore Quintino Protopapa, dal sassofonista/clarinettista Massimo Montagnolo, dal contrabbassista Guido Giacomini e dal batterista Paolo Bax. Tutti gli elementi del gruppo sono in possesso di una solida preparazione di base e provengono da pluriennali esperienze in ambito jazzistico. Una intesa straordinaria ed un interplay davvero unico sono le ragioni che stanno alla base del successo di questo quintetto che si distingue oltremodo per la straordinaria inventiva della vocalist Mara Tomaselli, per la fluidità dei fraseggi musicali, per l'originalità degli arrangiamenti e per l'eleganza con cui tutte queste qualità sono miscelate insieme.
Il gruppo propone diverse tipologie di concerti differenti tra loro: dagli Standard Jazz (Cheek to cheek, Night and day, Fly me to the moon, ecc.), al Vintage Italian Swing partendo dagli anni '30 fino ad arrivare ai '60 (Mille lire al mese, Oh mamma mi ci vuol la fidanzata, Parlami d'amore Mariù, ecc.), da Mina in Jazz (le canzoni più rappresentative della star cremonese partendo dagli anni '60 - E se domani, Amor mio - agli ultimi suoi successi discografici - Neve, Amore unico amore - riletti da Mara Tomaselli in un linguaggio jazzistico fluido e di buon gusto) alle Canzoni Napoletane, tra repertorio classico (Spingole francesi, Tammurriata nera, ecc.) e moderno (Cu'mme, Napule è, ecc.) rivisitate in una chiave jazzistica che ha saputo mantenere inalterata la loro peculiare natura mediterranea.
Duo Alterno
Tiziana Scandaletti, soprano Riccardo Piacentini, pianoforte
Musiche di G. Donizetti, F. Tosti, G. Puccini, R. Piacentini, A. Casella
Gaetano Donizetti 1797-1848 |
La conocchia Me voglio fà 'na casa Lu trademiento (testi di Anonimo) |
Giacomo Puccini 1858-1924 |
Adagio Piccolo valzer |
Francesco Paolo Tosti 1846-1916 |
Da "Consolazione" Non pianger più Sogna, sogna, mia cara anima! Quanto ha dormito, il cembalo! Mentre che fra le tende scolorate (testi di Gabriele D'Annunzio) |
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Alfredo Casella 1883-1947 |
Deux chansons anciennes Faïolet Golden slumbers kiss your eyes (testi di Anonimo) |
Luciano Berio 1925-2003 |
Da "Quattro canzoni popolari" Dolce cominciamento La donna ideale Il ballo (testi di Jacopo da Lentini e di Anonimo) |
Riccardo Piacentini 1958 |
Friulano (per pianoforte e foto-suoni, dal tema popolare "Ai preât la biele stele") |
Francesco Paolo Tosti | Ideale (versi di Carmelo Errico) 'A vucchella (testi di Gabriele D'Annunzio) Non t'amo più (versi di Carmelo Errico) L'ultima canzone (versi di Francesco Cimmino) |
Biografia
Duo Alterno
Tiziana Scandaletti, soprano
Riccardo Piacentini, pianoforte
Romanze al femminile
Il Duo Alterno è considerato uno dei più significativi punti di riferimento nel repertorio vocale-pianistico dal ‘900 storico ai contemporanei. Dal suo debutto a Vancouver nel 1997 a oggi, ha portato la musica contemporanea italiana in cinque continenti e più di quaranta Paesi. Definito “the Duo with a fine sense of comedic timing” sul Washington Post, “il Duo che dà voce (e piano) al Novecento italiano” su la Repubblica, “the wonderous Duo” sul Sub-Saharan Informer e “an electric experience” su l’Hindu di Chennai, il Duo Alterno ha al suo attivo 18 CD, di cui 4 monografici con prime incisioni di Giorgio Federico Ghedini, Alfredo Casella e Franco Alfano (Nuova Era, 2000/4) e la raccolta La voce contemporanea in Italia - voll. 1-5 (Stradivarius, 2005/11, con brani, spesso loro dedicati, di Abbado, Andrini, Battistelli, Berberian, Berio, Bortolotti, Bosco, Bussotti, Cattaneo, Clementi, Colla, Corghi, Dallapiccola, Donatoni, Ferrero, Gentile, Lombardi, Maderna, Manzoni, Morricone, Mosso, Nono, Petrassi, Pinelli, Scelsi, Sciarrino, Solbiati, Vacchi). Di natura sperimentale il lavoro di ricerca sulla “foto-musica con foto-suoni”© che ha portato a 6 CD per sonorizzazioni museali: Musiche della Reggia di Venaria Reale, Mina miniera mia, Treni persi, Arie condizionate, Shahar (Curci, 1999) e Musiche dell’aurora.
Tra gli artisti con cui il Duo ha collaborato: la danzatrice e coreografa di Dresda Katja Erfurth, il chitarrista di Portland Bryan Johanson, il trombonista Michele Lomuto, il violinista Massimo Marin, il flautista Massimo Mercelli, la flautista Anna Maria Morini, il clarinettista Rocco Parisi, la violoncellista newyorkese Madeleine Shapiro. Tra gli ensemble e le orchestre: Gruppo Fiati Musica Aperta di Bergamo, Nuovo Contrappunto di Firenze, Penderecki String Quartet di Toronto, Studio for New Music di Mosca, Orchestra I Pomeriggi Musicali di Milano. Numerose anche le performance in Italia, dal Festival MiTo di Torino alla Società dei Concerti e I Pomeriggi Musicali di Milano, I Teatri di Reggio Emilia, il Teatro Comunale di Bologna, oltre all’Accademia Filarmonica e al Centro La Soffitta, la Fondazione Toscana Musica e Arte, l’Università Tor Vergata e le Associazioni Musica d’oggi, Nuova Consonanza e Nuovi Spazi Musicali di Roma, il Teatro La Fenice di Venezia, ecc. Tiziana Scandaletti insegna Musica vocale da camera al Conservatorio Santa Cecilia di Roma, Riccardo Piacentini Composizione al Conservatorio Vivaldi di Alessandria.
European Wind Soloists prime parti delle orchestre europee
Solisti: Patrick De Ritis, fagotto Paolo Grazia, oboe
Musiche di C. Gounod, P. Mascagni, G. Rossini, A. Vivaldi, G. Donizetti, L.Torriani
Charles Gounod 1818-1893 |
Petite Symophonie per flauto, 2 oboi, 2 clarinetti, 2 corni, 2 fagotti Adagio e allegretto, Andante cantabile, Scherzo, Finale |
A. Torriani * | Divertimento sui temi della "Lucia di Lammermoor" di Donizetti per fagotto solista e 9 strumenti a fiato |
Gioacchino Rossini * 1792-1868 |
Il barbiere di Siviglia Fantasia per 2 flauti, 2 oboi, 2 clarinetti, 2 corni, 2 fagotti |
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F.Triebert/E. Jancourt * | Fantasia concertante sull’Italiana in Algeri per oboe, fagotto ed Ensemble di fiati Allegro, Adagio, Allegro |
Giacomo Puccini * 1858-1924 |
Tosca Fantasia per 2 flauti, 2 oboi, 2 clarinetti, 2 corni, 2 fagotti |
Pietro Mascagni * 1863-1945 |
Cavalleria rusticana Preludio e Intermezzo per 2 flauti, 2 oboi, 2 clarinetti, 2 corni, 2 fagotti |
Gioacchino Rossini * | La Cenerentola Sinfonia per 2 flauti, 2 oboi, 2 clarinetti, 2 corni, 2 fagotti |
* Trascrizioni di Michele Mangani
Biografia
European Wind Soloists - prime parti delle orchestre europee Dante Milozzi, Sacha De Ritis, flauti
Paolo Grazia, Giovanni Pantalone, oboi
Alfonso Giancaterina, Antonio Di Vittorio, clarinetti
Marco Panella, Andrea Caretta, corni
Patrick De Ritis, Alfonso Patriarca, fagotti
Patrick De Ritis, Direzione Musicale
Solisti: Paolo Grazia, oboe, Patrick De Ritis, fagotto
Il gruppo di fiati „European Wind Soloists“, nasce nel 1993 per volontà del M° Patrick De Ritis , I° fagotto dei Wiener Symphoniker. Dell’Ensemble fanno parte musicisti provenienti dalla “London Symphony”, dal ”Teatro San Carlo di Napoli”, dall”Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino”, dal ”Teatro Comunale di Bologna”, dai “Wiener Symphoniker”, dai ”Wiener Philarmoniker” e di altre importanti orchestre. E' nato per valorizzare e proporre un repertorio poco conosciuto che va da Mozart fino alla musica contemporanea passando per autori quali Dvorak, Schubert, R. Strauss. La capacità di fondersi in uno squisito equilibrio sonoro, la varietà e l’originalità del repertorio hanno permesso al gruppo di partecipare a numerose manifestazioni concertistiche riscuotendo ovunque successo di pubblico e di critica.
Michele Mangani, nato a Urbino, si è diplomato presso il Conservatorio “Gioachino Rossini” di Pesaro in Clarinetto, Strumentazione per banda, Composizione, Direzione d'orchestra, e presso il conservatorio "G. B. Martini" di Bologna in Musica corale e direzione di coro. E’ Direttore Artistico nonché socio fondatore dell’Orchestra di fiati delle Marche e titolare della cattedra di Musica d'insieme per strumenti a fiato presso il Conservatorio G.Rossini di Pesaro.
Roberto Cappello, pianoforte (artista in residenza)
Musiche di Liszt/ Schubert, Liszt/Schumann, Liszt/Chopin (II ciclo)
Schubert - Liszt | 12 Lieder Sei mir gegrüßt Auf dem Wasser zu singen Du bist die Ruh Erlkönig Meeresstille Die junge Nonne Frühlingsglaube Gretchen am Spinnrade Ständchen von Shakespeare Rastlose Liebe Der Wanderer Ave Maria |
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Schuman - Liszt | Zwei Lieder Widmung Frühlingsnacht |
Chopin - Liszt | Secha polnische Lieder op. 77 Mädchens Wunsch Frühling Das Ringlein Bacchanal Meine Freuden Die Heimkehr |
Chopin | Polacca op 53 "Eroica" |
Biografia
Roberto Cappello, pianoforte (artista in residenza)
Una tecnica trascendentale, una raffinatissima sensibilità artistica e spirituale, un costante impegno culturale ed intellettuale nella scelta del repertorio volto ad esaltarne i più alti contenuti, pongono l’arte interpretativa di Roberto Cappello ai vertici del concertismo contemporaneo. Dopo la vittoria del PREMIO BUSONI (1976), ha iniziato una grande e nobile carriera che lo ha visto acclamato protagonista nelle sale più prestigiose di tutto il mondo, sia nelle vesti di solista, che con orchestra e formazioni da camera.
All’intensa e aristocratica attività concertistica, affianca con esemplare rigore ed impegno quella didattica, che prevede numerosi master-class, seminari e corsi di perfezionamento. In virtù della sua riconosciuta capacità di un giudizio sereno ed obiettivo è costantemente invitato a presiedere le giurie di concorsi pianistici nazionali ed internazionali.